Come leggere le etichette del pesce

Il pesce fresco è un alimento immancabile a tavola. Per una scelta sicura è bene leggere l’etichetta per capire dove è cresciuto, come è stato allevato o pescato, in che modo è stato nutrito, quanto è inquinato e quanto la sua carne è ancora ricca di Omega 3 e nutrienti! In caso di pesce fresco in pescheria o al mercato, l’etichetta classica è sostituita da un cartello esposto vicino al prodotto.

  1. Da dove proviene?

La zona in cui è stato pescato, chiamata zona FAO, è indicata con un numero: 18 è il Mar Artico, 21-27-31-34-41-47 oceano Atlantico, 37 Mediterraneo e Mar Nero, 48-58-88 oceano Antartico, 51-57 oceano Indiano, 61-67-71-77-81-87 Pacifico. In caso di allevamento è indicato il Paese in cui il pesce viene allevato.
Meglio scegliere il pesce ‘nostrano’, la vicinanza è garanzia di maggiore freschezza!

  1. Quanto è inquinato?

Rapporti UE stabiliscono che il pesce oceanico è meno inquinato, perché ci sono meno probabilità che entri in contatto con sostanze inquinanti.
Se venduto in Italia, però, viene congelato e quindi è impoverito di sostanze nutrienti.
In generale, per salvare i benefici e limitare l’inquinamento, scegliere con più frequenza i pesci di piccola taglia: hanno qualità maggiore e minore contaminazione.
Attenzione alla presenza di additivi!
Alcuni sono vietati (come l’acqua ossigenata), altri ammessi e considerati non tossici, come i polifosfati (E452), che servono per mantenere il pesce più fresco a lungo, e l’EDTA (E385), un conservante. Se sono indicati dei coloranti (usato in stabilimento) meglio evitare!

  1. E’ di stagione?

Anche il pesce segue le stagionalita’.
I pesci giusti per questa stagione, che si trovano nei mari italiani sono orate, dentici, sogliole (preferire quelle del genere Solea), branzini, triglie (preferire la Mullus surmuletus e la Mullus barbatus), alici o acciughe, gamberi rosa (pescati nel mar Ligure e Tirreno), scampi e totani.

  1. Aspetto

Per essere fresco, al momento dell’acquisto, il pesce deve avere:
– occhi bombati, con pupilla nera e brillante;
– cornea trasparente, non lattiginosa né grigia;
– pelle di colore vivo e con squame ben aderenti;
– branchie color rosso vivace e senza muco;
– carne soda e compatta;
– colonna vertebrale che si spezza (non “molle”).
Consumare il pesce fresco entro 1-2 giorni!

Come riciclare Pandoro e Panettone in modo light

Dopo l’epifania, le feste natalizie diventano un ricordo. L’albero viene spogliato da tutte le decorazioni e depositato di nuovo in cantina per altri lunghi mesi; non resta traccia di lanterne, soprammobili, luci colorate e carta da regalo. Si riparte con la quotidianità, fatta di lavoro, di scuola, di impegni e di routine.

In qualche angolo della cucina, però, o sopra qualche mensola in dispensa resta sempre un avanzo di quel pandoro e quel panettone di troppo che non si ha avuto l’occasione di scartare e condividere. Niente di meglio che riciclarlo in modo leggero e poco calorico per addolcire con energia, ma con pochi sensi di colpa i nostri pasti in questa fase di ripresa!

TAZZA MONOPORZIONE DI PANDORO AL CAFFE’
Pochissimo pandoro a testa (solo mezza fetta!), yogurt greco senza grassi, poca ricotta light e zero zuccheri aggiunti. Da provare!
Mescoliamo 60gr di yogurt greco 0% di grassi con 2 cucchiai di caffè amaro e 40gr di ricotta light. Uniamo qualche goccia di stevia e mescoliamo bene. Tagliamo mezza fetta circa di pandoro in dischi dal diametro della nostra tazza e procediamo: un po’ di crema sul fondo, un disco di pandoro imbevuto leggermente in succo di arancia, altra crema al caffè , un altro disco imbevuto di succo di arancia e concludere con la restante crema al caffè.
Conservare in frigorifero per un’ora e lasciarlo a temperatura ambiente per circa 10-15 minuti prima di servire.
Ultimare decorando con pezzetti di scorza di arancia biologica!
Un dolcetto da accompagnare ad un frutto di stagione e ad una tazza di thè verde per una colazione sprint, con meno di 300 calorie!

RISOTTO AL PANETTONE
L’idea fa storcere il naso, vero? Un accostamento inusuale, ma inaspettatamente buono! Se volete osare e stupire, assaggiatelo!
Utilizzare 25gr di panettone a testa, tagliandolo a dadini. Tagliare lo scalogno e farlo appassire leggermente in padella antiaderente con un filo di olio e.v.o, far tostare il riso un paio di minuti e aggiungere i dadini di panettone. Mescolare, ricoprire di brodo caldo e portare a cottura aggiungendo brodo caldo a mano mano che viene assorbito.
Terminata la cottura, spegnere il fuoco e mantecare con 1 cucchiaio di yogurt greco 0% di grassi.
Il contributo del panettone in questo risotto è di sole 70 calorie e la sostituzione del burro con lo yogurt greco privo di grassi, rende il piatto ancora più leggero!
Gustatelo a pranzo, accompagnato da una ciotola di insalata fresca di arance tarocco tagliate a vivo, cipolla di tropea a julienne, olive nere denocciolate, foglie di basilico spezzettate grossolanamente e qualche fogliolina di menta.

Buon rientro a tutti!

Godersi le feste natalizie

Uno dei motti più comuni in questo periodo cita “A Natale puoi”. Puoi essere più buono, puoi essere più generoso, puoi permetterti di mangiare ciò che durante l’anno non ti concedi: anche perché, parliamoci chiaro, come può essere Natale senza una fetta di panettone o di pandoro? Qui iniziano i problemi: si pensa con timore ai giorni che seguono le feste, alla bilancia che ci aspetta spietata e ai risultati faticosamente raggiunti durante l’anno che vanificano in un attimo!

E’ bene ricordare, prima di tutto, che in un solo giorno non si possono perdere i benefici di un’alimentazione sana perseguita con continuità durante un intero anno! Ma ancora meglio è ricordare che ciò che conta in questo periodo è l’atmosfera di famiglia e di affetto che si sente nell’aria. Spesso si finisce per pensare soltanto al cibo e al menu delle feste, ma Natale è molto di più che sedersi a tavola e mangiare fino allo sfinimento. E’ il momento dell’anno in cui si può godere delle persone che ci circondano, in cui si può vivere intensamente i giorni di festa concentrandosi sui nostri cari più che su ciò che ci aspetta a tavola.

Detto questo, ecco dei semplici consigli per trascorrere le feste senza danneggiare il nostro benessere e la temuta linea:
1. I giorni di festa in realtà sono 3, massimo 4 in 2-3 settimane, quindi tutti gli strappi alla regola è bene concentrarli in queste giornate;
2. Non saltate mai colazione, pranzo o cena nei giorni precedenti o successivi, pensando di preservarsi in vista del “grande giorno”. Mangiate con normalità a partire dalla colazione, spuntini, pranzo fino alla cena. Non è il digiuno che cambierà la situazione, anzi arriverete più affamati rischiando così di mangiare ancora di più;
3. Cercate di non comprare troppi dolci, altrimenti la tentazione di mangiare panettone e pandoro tutti i giorni per 2 settimane sarà forte; se dovessero avanzare concedetevi una fetta a colazione accompagnata da una tazza di tè verde antiossidante o di tisana ai frutti rossi, 2 volte a settimana massimo;
4. Fate attenzione alla frutta secca: benissimo una manciata a colazione o durante uno spuntino, ma evitatela dopo pranzo e in abbondanza;
5. Il giorno di Natale iniziate con una colazione sana e bilanciata, si eviterà di arrivare al momento del pranzo e buttarsi su tutto il cibo che si vede sul tavolo;
6. Se siete invitati a casa di parenti o amici, assaggiate un po’ di tutto facendo attenzione alla quantità, in modo da risultare sempre conviviali e di compagnia, ma senza strafare;
7. Non fatevi mai mancare piatti di verdura tra una portata e l’altra;
8. Bevete 1 o 2 bicchieri di acqua prima del “grande pranzo”, vi aiuterà a depurarti e idratarti;
9. Concedetevi una tisana depurativa a metà pomeriggio e anche la sera: le migliori sono a base di carciofo, cardo mariano o zenzero.
10. Il susseguirsi tavola-divano ci regala senso di pesantezza e di stanchezza: una piacevole passeggiata in compagnia all’aria aperta per spezzare la giornata ci ossigenerà e farà bene al nostro organismo!
Godetevi qualche strappo alla regola e soprattutto l’affetto dei vostri cari!
Buon Natale a tutti!!!

Tisane contro stress e insonnia

Secondo le ultime stime del CNR 8 italiani su 10 si trovano a fronteggiare la stanchezza autunnale, che si presenta sotto forma di stanchezza fisica, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, irritabilità e una sensazione generale di malessere psico-fisico. Tanti sono i consigli dispensati per affrontare con più serenità la routine di fine anno e non lasciarsi sopraffare da questi disturbi, ma spesso al più importante non si pensa più di tanto: una corretta idratazione!

Idratarsi bene è molto utile per mitigare gli effetti del cattivo tempo sul sistema emotivo e sul nostro corpo, come il calo di energia e di efficienza. L’acqua, in particolar modo se ricca di magnesio, ci aiuta a ripristinare l’equilibrio psichico ed emozionale, armonizzando tutta la sfera nervosa, a maggior ragione in questa stagione in cui i disturbi dell’umore diventano più frequenti ed è più comune soffrire di calo di concentrazione, insonnia, stanchezza fisica e mentale. Aiutiamoci quindi a idratarci coccolandoci con una bella tazza di tisana calda la sera prima di andare a dormire! La dose consigliata: 1 bustina per tazza oppure 1 o 2 cucchiaini di foglie/fiori essiccati del rimedio prescelto in una tazza da 250 ml di acqua bollente.

Ecco le 10 tisane migliori per l’autunno, che aiutano a favorire il buon riposo, preparano l’organismo ad un sonno ristoratore ed eliminano le tensioni e lo stress nervoso.

  1. Passiflora

Due cucchiaini di passiflora essiccata per ogni tazza di acqua bollente (250ml); massimo 2 tazze al giorno. Agisce con un effetto rilassante e sedativo sul sistema nervoso centrale, utile in caso di ansia, angoscia e insonnia.

  1. Melissa

Utilizzare le foglie essiccate e sminuzzate. Ha proprietà calmanti e rilassanti, accompagnate ad un ottimo sapore che generalmente è molto apprezzato da tutti, anche da chi solitamente non ama i decotti.

  1. Tiglio

Due cucchiaini di tiglio essiccato in ogni tazza da 250ml di acqua. Utilissima contro i disturbi del sonno, calmante e sedativa, possiede anche ottime proprietà diuretiche.

  1. Malva

Oltre alle virtù rilassanti, la malva ha proprietà emollienti nei confronti dell’intestino e lenitive utili in caso di infiammazioni del tratto urinario e di lievi episodi di cistite. Rilassa i muscoli intestinali e facilita il transito delle tossine. Per il benessere intestinale può essere utile accompagnare il consumo di tisane alla malva con il consumo di semi di lino.

  1. Valeriana

Un cucchiaino raso di radice di valeriana e una tazza di acqua bollente da 150-200ml. Proprietà rilassanti, calmanti e sedative. E’ utile assumerla prima di andare a dormire.

  1. Biancospino

Utilizzare bacche e foglie di biancospino. Questa tisana è consigliata per combattere ansia, stress, agitazione nervosa, senza provocare sonnolenza. Il biancospino possiede infatti proprietà sedative, ansiolitiche e ipotensive. Nella preparazione di una tisana rilassante può essere abbinato a passiflora, melissa e luppolo.

  1. Verbena

Utilissima non solo per il relax, ma anche per calmare la tosse, grazie alle sue proprietà sedative e al suo effetto mucolitico. L’effetto sedativo sulla tosse si riflette su tutto l’organismo donando una maggiore tranquillità.

  1. Luppolo

Impiegare i fiori di luppolo essiccati. Ha proprietà sedative, antispasmodiche e antinfiammatorie; molto utile in caso di disturbi di stomaco di origine nervosa, disturbi digestivi e di inappetenza. Benefico inoltre per il fegato e per la cistifellea, sempre sotto forma di tisana. Ottimo abbinato alla camomilla o alla melissa per tisane rilassanti.

  1. Lavanda

Utilizzare i fiori di lavanda. Distende i nervi e migliora la digestione. L’infuso alla lavanda, inoltre, se aggiunto all’acqua della vasca da bagno, calma il nervosismo e lo stress. Il consiglio è di abbinare un pizzico di fiori di lavanda alla classica tisana rilassante alla camomilla.

  1. Camomilla

L’infuso di camomilla è il classico dei classici quando pensiamo alle tisane rilassanti. Si può preparare la tisana in modo molto semplice sotto forma di infuso a partire da 2 cucchiaini di fiori di camomilla essiccati per tazza, o dalle classiche bustine. Con i fiori di camomilla freschi, invece, si può preparare un decotto profumatissimo, portandone ad ebollizione un cucchiaio in un pentolino con mezzo litro d’acqua.

Zucca: alleata d’autunno

La zucca è un ortaggio tipico della stagione autunnale. Ci riporta subito al pensiero del focolare, di serate fredde e piovose raggomitolati sul divano con una copertina sui piedi e una tazza calda tra le mani. Proprio per il suo delizioso sapore è largamente utilizzata in cucina, ma i suoi estratti sono noti da molto tempo nella medicina naturale per i loro effetti benefici sulla nostra salute.
La polpa di zucca è un’ottima fonte di betacarotene, che, oltre a trasformarsi in vitamina A nell’organismo, è un’antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi. Contiene, inoltre, vitamina E, vitamina C, sali minerali ed enzimi benefici. I suoi semi sono preziosissimi: ricchi di ferro, fosforo, potassio, magnesio e zinco. Non buttateli mai via! Dopo averli accuratamente risciacquati, asciugati e tostati, si possono consumare per fare il pieno di lecitina, tiroxina, fosforo, vitamina A e vitamine del gruppo B. La polpa e il succo della zucca hanno proprietà lassative e diuretiche, placano l’insonnia e prevengono i tumori. I semi, invece, sono un potente ricostituente e vermifugo: soprattutto contro la tenia (verme solitario). Questa proprietà è determinata da un amminoacido contenuto nei semi, chiamato cucurbitina, che paralizza il verme e ne provoca il distacco dalla parete intestinale, senza effetti secondari indesiderabili.
Per ottenere un effetto lassativo, bere al mattino a digiuno, una tazza di succo di zucca. Per avere, invece, un effetto vermifugo, utilizzare i semi di zucca sbucciati (da 20 a 60g in base al peso corporeo e all’età) mescolati con poco miele.
Come gustare questo dolcissimo ortaggio?

zucca

1) Vellutata di zucca e patate: una volta cotta e frullata, la zucca raggiunge una consistenza cremosa che si presta benissimo nella preparazione di vellutate. Ottima abbinata a patate, porri e spezie varie.
2) Gnocchi home-made alla zucca: dopo aver cotto la zucca e averla ridotta in crema con una forchetta, aggiungere farina di farro (quanto basta per rendere l’impasto compatto. Procedere quindi con la preparazione dei rotolini, dai quali ricavare poi gli gnocchi.
3) Sostituto dell’uovo: in molte ricette, soprattutto nelle torte, la zucca può essere utilizzata al posto delle uova. Bisogna però tenere in considerazione che il sapore verrà percepito nel preparato finale. Sostituire ogni uovo con 70 g di purea di zucca.
4) Zucca alla griglia: ricetta poco diffusa nella tradizione culinaria italiana, ma rapida e gustosa. Basta sbucciare la zucca, tagliarla a fettine sottili e cuocerla su una piastra, prima da un lato e poi dall’altro. Ottima condita con un filo di olio e.v.o e origano.
5) Pane alla zucca: per dare un tocco di sapore al nostro pane, basta aggiungere all’impasto classico un po’ di purea di zucca, per 1/5 del suo peso. Assicurarsi che l’impasto finale non sia troppo acquoso.
In attesa della notte di Halloween, sbucciamo le nostre zucche, intagliamole e gustiamocele!

 

Lo zenzero: potente bruciagrassi ma non solo

La radice dello zenzero è una pregiata spezia che si trova in commercio in polvere, già seccata oppure candita. Ha un gusto particolarmente pungente, determinato dalla presenza dei gingeroli, sostanze che favoriscono le secrezioni gastriche rendendo questa spezia un eccellente digestivo e antinfiammatorio naturale. Da non dimenticare è anche la sua potentissima azione bruciagrassi! Lo zenzero è un grande alleato nella fase di dimagrimento per 3 principali motivi:

1 – Sgonfia l’addome e contribuisce a mantenere la pancia piatta.
Alla base dei depositi di grasso concentrati nella zona di girovita e fianchi, vi è spesso un’alimentazione ricca di carboidrati raffinati e i comuni ‘cuscinetti’ si accompagnano a squilibri metabolici dei grassi con eccessi di colesterolo e trigliceridi nel sangue;

2 – Da’ una sferzata al metabolismo.
Lo zenzero consente di bruciare le calorie più velocemente perché promuove la digestione di carboidrati e proteine. Favorisce l’eliminazione delle tossine e dei gas intestinali e contribuisce a ridurre l’utilizzo di sale, se usato come condimento;

3 – Depura il fegato e stimola la bile.
Facilita, infatti, il passaggio del contenuto dello stomaco nell’intestino e l’eliminazione degli scarti. Stimola la colecisti e regola la secrezione della bile, evitando reflussi e gastriti provocati da un’eccesso di acidità, soprattutto dopo un pasto ricco di grassi.

zenzero

Ecco due metodi di utilizzo nelle nostre cucine, per contrastare le fermentazioni intestinali e il gonfiore alle gambe!
• Laviamo e sbucciamo la radice fresca di zenzero, grattugiamola, frulliamola e, se necessario, aggiungiamo poca acqua minerale naturale, fino ad ottenere una poltiglia. Filtriamo il liquido attraverso una garza sottile e mescoliamolo in tazza con tè verde, succo di limone e foglie di mentuccia selvatica. Questo succo puro di radice vi aiuterà contro le fermentazioni intestinali.
• Per combattere la ritenzione idrica, la stanchezza e la pesantezza alle gambe prepariamo un centrifugato di cetriolo, mela verde e zenzero; per ottenere invece un effetto sgonfiante realizziamone uno con finocchio, un gambo di sedano bianco, un paio di fette di ananas fresco e un pezzetto di radice di zenzero fresco.

Il limone: ecco perchè non deve mai mancare nella vostra casa

Ti è mai capitato di avere limoni senza buccia o limoni a metà che vagano qua e là senza meta nel frigorifero, dopo aver preparato una torta, dei biscotti o dopo aver condito l’insalata? Ecco cosa fare per evitare che si conservino male, ammuffendo velocemente e per avere sempre a disposizione questo succo preziosissimo! Prima cosa: spremere i limoni e versare il succo nella vaschetta a cubetti del ghiaccio, facendo attenzione a non far cadere i semi e riporla in freezer. Dopo 24 ore i cubetti saranno pronti per i nostri mille usi!!!
Il limone ha numerose proprietà: il suo succo contiene acido citrico, elevate quantità di vitamina C, vitamina B e P; la buccia invece è ricca di cumarine (sostanze aromatizzanti), flavonoidi (sostanze coloranti), limonene e citrale (principali componenti dell’olio essenziale). L’acido citrico del succo stimola la funzione digestiva; la vitamina C lo rende utilissimo per assimilare il ferro e per rinforzare le difese immunitarie; il suo caratteristico gusto acidulo placa la sete rendendo il limone un ottimo dissetante; possiede proprietà depurative (mitiga i disturbi di gotta, artrite, reumatismi), massimizzate se al succo di limone viene aggiunto un pizzico di sale; ha proprietà astringenti e antiemetiche (calma il vomito).
Preparati i nostri cubetti di limone, cosa ce ne facciamo?
succo_limone
1) Pranzo in ufficio portato da casa? Un cubetto di limone condisce alla perfezione la vostra porzione di verdura cotta o cruda che vi siete preparati! Inserite nel contenitore da trasporto contenente le verdure anche un cubetto di succo di limone ancora congelato. Piano piano si scioglierà durante la mattina e per l’ora di pausa pranzo la verdura sarà già condita! Lo stesso potete fare a casa, durante la mattinata, se presi dai mille impegni quotidiani!
2) Avete mangiato troppo? Siete appesantiti dalla cena e fate fatica a digerire? Fate sciogliere un cubetto di limone congelato in un bicchiere, aggiungete 150 ml di acqua e un cucchiaino di bicarbonato. Lasciate riposare 5 minuti, mescolate e bevete questa miscela digestiva e antiacidità che vi toglierà la sete, aiutandovi a digerire.
3) Sentite il bisogno di drenare e sgonfiare la pancia? Preparate una tazza di tisana drenante a base di acqua, limone e zenzero. Oltre all’effetto diuretico, la quantità di vitamina C contenuta rinforza le difese immunitarie in questo prossimo cambio di stagione! Fate bollire 250ml di acqua, raggiunta l’ebollizione aggiungete 2cm di radice di zenzero sbucciata. Nel frattempo fate sciogliere 2 cubetti di limone congelato in un bicchiere (circa mezzo limone) e una volta sciolto aggiungetelo all’acqua. Lasciate in infusione 10 minuti e bevete!
4) Pelle secca e spenta? Unghie fragili? Il limone è un ottimo cosmetico per la salute della pelle e delle unghie! Si può preparare una maschera astringente e purificante per il viso (in particolare per pelli miste e grasse) facendo sciogliere 5/6 cubetti di succo di limone e mescolandolo con un cucchiaio di gel di aloe. Depura, nutre, ammorbidisce la pelle ed è efficace anche nella cura dell’acne. Se applicato con costanza schiarisce anche le efelidi. Mescolando invece il succo di 5/6 cubetti sciolti con 50 ml di olio di avocado si ottiene un unguento da massaggiare sulle unghie ogni sera per rinforzarle e farle diventare naturalmente più bianche.
5) Il ferro da stiro ha problemi di calcare? Fate sciogliere un cubetto di succo di limone in un bicchiere e una volta sciolto aggiungete un cucchiaino di bicarbonato. Intingete una pezza e strofinate la piastra del ferro, soprattutto sui fori d’uscita del vapore. In questo modo la piastra torna lucida e il calcare viene rimosso!
Insomma, mai farsi mancare i limoni in casa!

La banana: una preziosa alleata per lo sportivo

La banana è il frutto dello sportivo, grazie alle sue elevate quantità di carboidrati semplici e complessi che garantiscono un rifornimento istantaneo di energie durante la performance o in fase di recupero; grazie ai diversi sali minerali contenuti come calcio, ferro, magnesio, fosforo, zolfo ma soprattutto potassio (440mg in 100g di frutto fresco!) che agisce sulla contrazione muscolare prevenendo l’insorgenza dei crampi e svolge un’azione equilibrante e regolatrice sull’apparato nervoso e circolatorio; da non dimenticare il carico di vitamine A, B6 e C che aiutano a mantenere la disponibilità di energia e giovano al sistema immunitario.

Il primo sportivo a farne uso fu il tennista americano, Michael Chang, al Roland Garros del 1989 durante il quinto set contro il numero 1 al mondo dell’epoca, Ivan Lendl. Colpito dai crampi durante lo storico ‘scontro’ iniziò a mangiare una banana dietro l’altra. In ambito ciclistico, due studi relativamente recenti hanno analizzato l’utilizzo delle banane e l’impatto sulla performance del ciclista concludendo che mangiare banane migliora la prestazione rispetto al bere solo acqua e che tra una banana e una soluzione al 6% di glucosio non vi è alcuna differenza in termini di performance e di valori ematici sulla stessa distanza. Non è così raro, se ci pensiamo, vedere un ciclista durante la Vuelta, in questi giorni, sbucciare questo frutto tra una pedalata e l’altra! E durante la gara di ritorno degli ottavi di Europa League tra Rostov e Man United, ricordate? Il difensore argentino Rojo ha attacchi di fame, si rivolge alla panchina e Mourinho gli passa una banana da bordocampo. Lo stesso episodio, tra l’altro, capitò all’ex bandiera Rio Ferdinand qualche anno fa.

Persino chi pratica sport di resistenza a livello amatoriale si è scontrato più volte con fette di banana, spesso già sbucciate e annerite dall’ossidazione, poste sui banchi dei ristori dopo un certo chilometraggio. Chi ha corso anche solo una maratona, se le ricorda bene dopo il 30° chilometro!

Meglio mangiarne prima, durante o dopo?

Le banane contengono pochissima acqua rispetto agli altri frutti (solo il 77%) e la sua polpa è molto ricca di fibre solubili, che interferiscono leggermente con l’assorbimento dei carboidrati. Infatti sia l’indice che il carico glicemico di questo frutto sono moderati! E’ quindi utile mangiarla durante lo sforzo, ma con un po’ più di anticipo rispetto ad altri prodotti o integratori a più rapido assorbimento. E’ poi senza dubbio ottima dopo la performance per reintegrare le energie perdute!

banane alla piastra

Proviamola così dopo un faticoso allenamento:

– togliere la buccia e tagliare a metà nel senso della lunghezza;

– scaldare bene una piastra/griglia, foderarla di carta da forno e cuocere le fette di banana 4/5 minuti per lato;

– nel frattempo scaldare leggermente in un pentolino antiaderente il miele con succo di limone fino a ottenere una salsina di colore bruno;

– prendere 3 cucchiai di yogurt greco senza grassi, aggiungerci 2 gherigli di noce e 3 mandorle tritati grossolanamente e aromatizzarlo con il contenuto di 1 bacca di vaniglia oppure con cannella;

– mettere le banane grigliate su un piatto, spalmarci la salsina al miele e versare sopra la crema aromatizzata di yogurt con frutta secca.

Buoni allenamenti!

Le 5 mosse vincenti per la tua strategia detox

Agosto è il mese degli eccessi, degli svaghi, dell’avventura e del divertimento. E’ il mese in cui si spezza la routine, l’abitudine per andare alla ricerca dell’in-consueto e dello stra-ordinario. Tutto l’organismo risente del nuovo cambiamento di ritmi e orari, del caldo dell’estate e degli sfizi alimentari che ci perdoniamo facilmente, perché abbiamo una bella scusante: ‘dopotutto siamo in vacanza’!

Ecco una strategia vincente per smaltire tutte le tossine accumulate, che hanno effetti nocivi su pelle, circolo, organi e che ci lasciano in eredità una sensazione di indebolimento generale rendendo la ripresa più difficile. 5 semplici accorgimenti, da abbinare ad un corretto stile alimentare e all’attività fisica preferita (è sufficiente una piacevole chiacchierata camminando!) per mantenere il tono dell’estate!

strategia detox

1) L’acqua è fondamentale per eliminare le tossine e mantenere il cervello idratato e funzionante! Mai provato un bicchiere di acqua tiepida con il succo di mezzo limone, da bere la mattina appena svegli? Stimola reni, intestino e contribuisce ad eliminare le scorie con effetto sgonfiante. Da provare!

2) Verdure di stagione a foglia verde: lattuga, rucola, cicoria, bietola, ortica. Provate a mangiarne una manciata mista come antipasto sia a pranzo che a cena, condita con 1 solo cucchiaino da caffè di olio extravergine di oliva e uno di aceto di mele. Così fate il carico di clorofilla e vitamine detox.

3) Frutta fresca: ananas, un vero integratore! Gustatelo come dessert dopo pranzo o cena, grazie alle sue proprietà digestive; pompelmo e mirtilli adatti per un nutriente spuntino, tuffati in uno yogurt greco a basso contenuto di grassi.

4) La curcuma contiene una sostanza chimica naturale, chiamata ‘curcumina’, con proprietà antiinfiammatorie e detossificanti. Provate ad aggiungere 3 cucchiai di curcuma in polvere a 500ml di olio extravergine di oliva, versate il tutto in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e mescolate la curcuma. Chiudete e lasciate a macerare per 1 settimana, agitando il barattolo 1 sola volta al giorno. All’ottavo giorno travasate tutto in una bottiglia scura senza muovere la curcuma depositata sul fondo. Potete utilizzare quest’olio come se fosse il tradizionale, condendo l’insalata o ciò che più gradite! Da non usare per friggere o cuocere;

5) E’ fondamentale ritrovare la giusta carica mentale per affrontare il rientro! Prendetevi del tempo per voi, aprite cassetti e armadi pieni di abiti estivi, se qualcosa non vi piace più, non vi sta più bene oppure non la mettete da anni, è arrivato il momento di eliminarla. Tenete sotto gli occhi solo ciò che vi fa sentire belle e lasciate spazio al nuovo! Scrivete o memorizzate una lista di 3 desideri, progetti, obiettivi o viaggi che vi piacerebbe realizzare entro fine anno: aprite le porte a nuove possibilità!

 

Horiatiki: l’autentica insalata Greca

“Un giorno, tre autunni”. In Cina si dice così quando ti manca qualcuno così tanto, che un giorno pesa come fossero tre anni. Una mia carissima amica si sta godendo le meritate ferie a Cipro e io sto contando i giorni per poterla rivedere.

Mi mancano tanto le nostre camminate all’alba, dove il fiato è sempre più corto per lo sforzo in salita, ma è sempre abbastanza per tutte le chiacchiere e le risate in arretrato che solo noi donne possiamo avere!

Per sentirla più vicina oggi voglio farmi una scorpacciata di ‘Horiatiki’: l’autentica insalata greca!

horiatiki

Ho tagliato un peperone verde a listarelle e l’ho cotto a vapore. Una volta pronto, l’ho messo in un’insalatiera insieme ai pomodori  e al cetriolo tagliati a cubetti. Ho aggiunto la cipolla rossa affettata sottilmente, le olive nere e i crostini  integrali di segale spezzettati a mano. Ho mescolato delicatamente e aggiunto la feta fresca. Una spolverata di origano, poco sale marino integrale e un filo di olio extravergine di oliva delicato. Ho coperto l’insalatiera e messo in frigorifero 30 minuti per unire i sapori e per permettere ai crostini di segale di assorbire tutti i liquidi.

Non c’è niente da fare…i colori e i sapori della cucina greca evocano in un istante ricordi di vacanze, mare e pelle abbronzata.

Buon appetito!

 

Acqua aromatizzata alla frutta

Oggi la mattinata inizia con la voglia di qualcosa di buono e di sano. Niente di meglio di una sfiziosa acqua aromatizzata alla frutta ‘home made’!

Questi infusi freschi, profumati e colorati, sono un’ottima alternativa all’acqua pura per garantire la giusta idratazione, ma con un sapore diverso e gustoso. Semplicissimi da preparare e personalizzabili in base ai propri gusti e agli effetti benefici che si desiderano ottenere.

La nostra giornata ha il sapore di melone, mentuccia selvatica e gocce di limone. La combinazione perfetta, dissetante e idratante, per contrastare la ritenzione idrica, bruciare i grassi e mantenere la pelle idratata.

Acqua_aromatizzata_frutta

Per praticità abbiamo messo 200g di polpa di melone tagliata a pezzettini in una brocca o in un barattolo di vetro (no a plastica o metallo), abbiamo aggiunto mezzo litro di acqua naturale e mezzo litro di acqua frizzante, due foglie intere di menta selvatica fresca e qualche goccia di succo di limone. Sigillato con tappo ermetico e lasciato a macerare in frigorifero dalle 12 alle 24 ore.

Il nostro carico di vitamine e minerali è pronto! Va filtrato e consumato entro la giornata stessa, stuzzicando i bocconcini di frutta contenuti. E per assicurare la massima efficacia, è meglio assumere l’infuso aromatizzato a una certa distanza dai pasti, partendo dal mattino prima della colazione e proseguendo poi durante tutta la giornata.

Raggiungere i 2 litri di acqua al giorno non è mai stato così facile!

Insalata fresca di ceci

Cucinare per chi si ama non ha prezzo. Anche la ricetta più semplice diventa speciale, perché piena di amore.

Non si ha più davanti solo del cibo, ma anche il pensiero avuto, il tempo donato per prepararlo, la cura nello scegliere gli ingredienti che rendono felici chi ci sta vicino. Mangiare cibi pieni di amore è il primo passo per mangiare sano!

Risciacquati i ceci con acqua calda corrente, sgocciolati con cura e poi versati in un’insalatiera con pomodorini datterino, mais dolce, olive nere denocciolate, carote crude a dadini, foglie di lattuga, trito di prezzemolo e basilico freschi. Un cucchiaino di olio extravergine di oliva delicato, poco sale marino integrale e crostini da sgranocchiare.

La nostra insalata fresca di ceci è pronta! Buon appetito!

Insalata_ceci

 

Top Ten Tintarella Sana

Ecco la TOP TEN dei cibi in grado di stimolare la produzione di melanina, grazie all’elevato contenuto di Vitamina A, e quindi favorire un’abbronzatura naturale, proteggendo allo stesso tempo dall’eccessivo caldo estivo.

Facciamoci un pieno in forma di frullati, centrifugati, frutta fresca o macedonia, smoothie e insalate, specie se a base di verdure biologiche e crude. La tintarella sana e naturale inizia mangiando!

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